Egea SpA, società per azioni multiservizi attiva nei settori della produzione e distribuzione di energia elettrica, nei servizi di teleriscaldamento, negli impianti idrici e in altri servizi di pubblica utilità, ha affiancato e supportato il cliente Dimar nella scelta del fornitore più adeguato rispetto alle sue necessità; la scelta è caduta infine su 2G in qualità di partner energetico.

Il rapido sviluppo dell’azienda, con una rete di punti di vendita che si amplia di anno in anno, ha dato origine alla necessità di possedere un centro di distribuzione (CEDI) per poter coordinare e gestire direttamente le forniture ai supermercati. La struttura logistica, nata nel 1990, è localizzata a Roreto di Cherasco (CN), accanto alla sede amministrativa dell’azienda, e si estende su una superficie complessiva di 30.000 mq. È in questa sede che EGEA nel 2005 ha realizzato una rete di teleriscaldamento al servizio delle utenze commerciali, alimentata da una centrale di cogenerazione costituita da un motore endotermico a gas metano e un gruppo caldaie.
Nel 2022 si è provveduto ad effettuare il revamping dell’impianto cogenerativo mediante la sostituzione delle caldaie con nuovi modelli a basse emissioni di NOx e all’ installazione di un motore di cogenerazione 2G aura 408. La produzione della centrale cogenerativa è abbinata a un impianto fotovoltaico di potenza pari a 1MWp installato sulla copertura del polo commerciale.

«La cogenerazione di piccola taglia continua a rappresentare un’importante opportunità per fare efficienza energetica in realtà contraddistinte da contemporanee esigenze di energia termica ed elettrica, quantomeno per un significativo periodo annuale», afferma Federico Mollo, CEO di EGEA Produzioni e Teleriscaldamento Srl. «Questi sistemi risultano, inoltre, sinergici con impianti a fonti rinnovabili che, da soli, presenterebbero inevitabili limiti operativi».
Il cogeneratore aura è installato direttamente presso la centrale termica di Egea ed è a servizio della rete di teleriscaldamento del polo logistico di Dimar. Il motore è collegato a un POD (point of delivery) dedicato, e l’energia elettrica prodotta alimenta gli ausiliari della centrale stessa, immettendo le eccedenze di produzione direttamente in rete.