15-04-2024
Con il forte aumento del consumo idrico dei data center, connesso tra le altre cose al ricorso crescente di sistemi basati su intelligenza artificiale, Aggreko consiglia l’uso di sistemi di raffreddamento a circuito chiuso per contribuire a ridurre il consumo di acqua nel settore.
Oggi infatti l'intelligenza artificiale vede un'espansione che mette pressione sui data center e sull'ambiente naturale. Un articolo pubblicato da The Telegraph rivela che ogni comando dato a ChatGPT consuma l'equivalente di un sorso d'acqua, con un totale di mezzo litro ogni 20 operazioni. Visti i ripetuti episodi di siccità nel mondo, che si sono verificati nel 2023, Billy Durie, Global Sector Head for Data Centres di Aggreko, propone soluzioni per ridurre il consumo idrico nei data center. «L'intelligenza artificiale esiste da anni, ma il suo recente ingresso tra le applicazioni mainstream ha notevolmente aumentato la domanda di data center. I suoi impieghi positivi sono innumerevoli ma è importante riconoscere che l'uso dell'IA ha anche un impatto ambientale molto reale», afferma Durie.
Con l'aumento delle operazioni, cresce anche il consumo di acqua per il raffreddamento, in un contesto di crescente siccità in Europa. «L'IA rappresenta una fantastica opportunità di crescita per il settore ma è fondamentale che ciò avvenga in modo sostenibile per evitare di contribuire a una crisi idrica globale. Le nuove tecnologie di raffreddamento possono aiutare i data center a ridurre il consumo di acqua», continua Durie.
Billy si riferisce ai sistemi di raffreddamento a circuito chiuso, in cui un refrigeratore costituisce la soluzione di raffreddamento primaria. L'aria refrigerata ad acqua viene distribuita attraverso un circuito di raffreddamento costituito da un compressore, un evaporatore, una valvola di espansione, un condensatore e più Computer Room Air Hander (CRAH), ciascuno dei quali fornisce aria raffreddata ai rack. Da qui, l'aria calda espulsa viene indirizzata a uno scambiatore di calore e nuovamente raffreddata, prima di essere rimessa in circolo. Fondamentalmente, questo metodo si traduce in perdite d'acqua minime o nulle, poiché il sistema utilizza un volume fisso di acqua che ricircola. «Fino ad ora, il nome del gioco è stato Power Usage Effectiveness – o PUE» conclude Billy Durie. «Tuttavia, poiché i data center diventano sempre più assetati e l'acqua diventa sempre meno accessibile, è necessario considerare anche l'efficacia dell'uso dell'acqua stessa (WUE). I sistemi di raffreddamento a circuito chiuso sono in grado di raggiungere un eccellente valore WUE in quanto sono in grado di funzionare con un volume d'acqua fisso. Al contrario, un sistema standard a circuito aperto, costituito da un refrigeratore raffreddato ad acqua con una torre di raffreddamento, richiede una fornitura costante di acqua a causa dell'evaporazione, delle perdite e dello spurgo. Tenendo presente questo, è chiaro che il raffreddamento a circuito chiuso è la strada da seguire per qualsiasi operatore di data center attento al clima. In questo caso, Aggreko può contribuire a facilitare il passaggio fornendo un raffreddamento temporaneo durante la sostituzione del vecchio sistema, garantendo che i tempi di attività non vengano influenzati. Anticipando i tempi sul consumo di acqua, il settore può continuare a raccogliere i benefici dell'IA continuando a seguire una traiettoria di crescita sostenibile».
Oggi infatti l'intelligenza artificiale vede un'espansione che mette pressione sui data center e sull'ambiente naturale. Un articolo pubblicato da The Telegraph rivela che ogni comando dato a ChatGPT consuma l'equivalente di un sorso d'acqua, con un totale di mezzo litro ogni 20 operazioni. Visti i ripetuti episodi di siccità nel mondo, che si sono verificati nel 2023, Billy Durie, Global Sector Head for Data Centres di Aggreko, propone soluzioni per ridurre il consumo idrico nei data center. «L'intelligenza artificiale esiste da anni, ma il suo recente ingresso tra le applicazioni mainstream ha notevolmente aumentato la domanda di data center. I suoi impieghi positivi sono innumerevoli ma è importante riconoscere che l'uso dell'IA ha anche un impatto ambientale molto reale», afferma Durie.
Con l'aumento delle operazioni, cresce anche il consumo di acqua per il raffreddamento, in un contesto di crescente siccità in Europa. «L'IA rappresenta una fantastica opportunità di crescita per il settore ma è fondamentale che ciò avvenga in modo sostenibile per evitare di contribuire a una crisi idrica globale. Le nuove tecnologie di raffreddamento possono aiutare i data center a ridurre il consumo di acqua», continua Durie.
Billy si riferisce ai sistemi di raffreddamento a circuito chiuso, in cui un refrigeratore costituisce la soluzione di raffreddamento primaria. L'aria refrigerata ad acqua viene distribuita attraverso un circuito di raffreddamento costituito da un compressore, un evaporatore, una valvola di espansione, un condensatore e più Computer Room Air Hander (CRAH), ciascuno dei quali fornisce aria raffreddata ai rack. Da qui, l'aria calda espulsa viene indirizzata a uno scambiatore di calore e nuovamente raffreddata, prima di essere rimessa in circolo. Fondamentalmente, questo metodo si traduce in perdite d'acqua minime o nulle, poiché il sistema utilizza un volume fisso di acqua che ricircola. «Fino ad ora, il nome del gioco è stato Power Usage Effectiveness – o PUE» conclude Billy Durie. «Tuttavia, poiché i data center diventano sempre più assetati e l'acqua diventa sempre meno accessibile, è necessario considerare anche l'efficacia dell'uso dell'acqua stessa (WUE). I sistemi di raffreddamento a circuito chiuso sono in grado di raggiungere un eccellente valore WUE in quanto sono in grado di funzionare con un volume d'acqua fisso. Al contrario, un sistema standard a circuito aperto, costituito da un refrigeratore raffreddato ad acqua con una torre di raffreddamento, richiede una fornitura costante di acqua a causa dell'evaporazione, delle perdite e dello spurgo. Tenendo presente questo, è chiaro che il raffreddamento a circuito chiuso è la strada da seguire per qualsiasi operatore di data center attento al clima. In questo caso, Aggreko può contribuire a facilitare il passaggio fornendo un raffreddamento temporaneo durante la sostituzione del vecchio sistema, garantendo che i tempi di attività non vengano influenzati. Anticipando i tempi sul consumo di acqua, il settore può continuare a raccogliere i benefici dell'IA continuando a seguire una traiettoria di crescita sostenibile».