22-02-2022
Vetro piano prodotto utilizzando idrogeno. Questo esperimento rappresenta una pietra miliare verso la decarbonizzazione e potrebbe dare seguito ad una transizione all'idrogeno come vettore energetico per la produzione del vetro float, che attualmente utilizza il gas naturale. Il passaggio significa che il forno per vetro float sarà in grado di funzionare con emissioni notevolmente ridotte.
Lo scopo della sperimentazione era dimostrare che il forno, in cui le materie prime del vetro vengono riscaldate a circa 1600 gradi, potrebbe funzionare, in regolare regime di produzione e in totale sicurezza, garantendo la massima qualità del prodotto.
Matt Buckley, amministratore delegato di Pilkington UK, ha dichiarato: «L’esperimento è stato un grande successo. Grazie alla profonda esperienza del Gruppo NSG nella combustione del carburante, siamo riusciti a ottenere una transizione senza soluzione di continuità tra i due diversi combustibili. Ciò dimostra che l'idrogeno può garantire le medesime prestazioni fusorie del gas naturale e che potrebbe essere possibile far funzionare il forno con emissioni di carbonio notevolmente ridotte.
Lo scopo della sperimentazione era dimostrare che il forno, in cui le materie prime del vetro vengono riscaldate a circa 1600 gradi, potrebbe funzionare, in regolare regime di produzione e in totale sicurezza, garantendo la massima qualità del prodotto.
Matt Buckley, amministratore delegato di Pilkington UK, ha dichiarato: «L’esperimento è stato un grande successo. Grazie alla profonda esperienza del Gruppo NSG nella combustione del carburante, siamo riusciti a ottenere una transizione senza soluzione di continuità tra i due diversi combustibili. Ciò dimostra che l'idrogeno può garantire le medesime prestazioni fusorie del gas naturale e che potrebbe essere possibile far funzionare il forno con emissioni di carbonio notevolmente ridotte.
L’importanza è ben illustrata da Alessandro Michetti, Direttore Generale Pilkington Italia, per capire come si sta percorrendo la strada della transizione ecologica a ritmi serrati: «La decarbonizzazione della catena di approvvigionamento delle costruzioni è uno degli obiettivi strategici del PNRR, in linea con la Strategia europea (Commissione europea, Una strategia per l'idrogeno per un'Europa climaticamente neutra, luglio 2020), e la capacità di produrre vetro float in questo modo è un passo importante in questo percorso. Proprio nello stabilimento inglese di St Helens, Sir Alastair Pilkington ha sviluppato il processo del vetro float nel 1952, rivoluzionando il modo in cui da allora viene prodotto il vetro in tutto il mondo. Ora, 70 anni dopo, questa sperimentazione rappresenta un'altra tappa fondamentale per l'industria del vetro globale ed è emblematico che ancora una volta la sperimentazione abbia avuto luogo proprio lì. Questo esperimento del Gruppo NSG dimostra che è possibile utilizzare l'idrogeno per alimentare la produzione di vetro e fornisce un prezioso progetto per ulteriori prove e implementazioni».
A livello pratico, per la riuscita della prova, per tre settimane la linea di vetro float è stata alimentata utilizzando circa 60 autocisterne di idrogeno, ma a lungo termine sarà auspicabile la creazione di una rete di gasdotti per rifornire i principali siti industriali, evitando la necessità di trasporto su strada, che è poco sostenibile da un punto di vista economico ed ambientale.
A livello europeo, le stime indicano che entro il 2030 è possibile un taglio di oltre 10 milioni di tonnellate di carbonio all'anno, pari alle emissioni di quattro milioni di auto. Le prospettive sono tali da meritare la necessaria attenzione a livello globale e il Gruppo NSG è pronto per affrontare questa nuova sfida.
A livello pratico, per la riuscita della prova, per tre settimane la linea di vetro float è stata alimentata utilizzando circa 60 autocisterne di idrogeno, ma a lungo termine sarà auspicabile la creazione di una rete di gasdotti per rifornire i principali siti industriali, evitando la necessità di trasporto su strada, che è poco sostenibile da un punto di vista economico ed ambientale.
A livello europeo, le stime indicano che entro il 2030 è possibile un taglio di oltre 10 milioni di tonnellate di carbonio all'anno, pari alle emissioni di quattro milioni di auto. Le prospettive sono tali da meritare la necessaria attenzione a livello globale e il Gruppo NSG è pronto per affrontare questa nuova sfida.
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